La storia

                                                                                                            La storia di Pomezia

Essendo una realtà storica all’interno di un Comune giovane, la scuola da sempre si contraddistingue come agenzia educativa aperta e dinamica, capace di leggere ed affrontare i mutamenti di un contesto sociale in espansione e in evoluzione.

Sita nell’hinterland romano e fondata da Mussolini nell’ambito della bonifica pontina, la città si è subito popolata prima di coloni e successivamente di operai ed impiegati in quanto la maggiore risorsa del Comune è derivata per anni dal settore industriale(farmaceutica, elettronica, difesa), sviluppatosi fortemente grazie alle politiche statali legate alla ex Cassa per il Mezzogiorno.

La crisi che ha investito l’industria ha reso necessaria una riconversione delle attività verso il terziario con i centri commerciali e, verso il turismo e l’alberghiero, con la rivalutazione della fascia litoranea, dell’area archeologico-museale di Lavinium e lo sviluppo dei parchi divertimento.

Nonostante la crisi, forse anche per la vicinanza all’ area metropolitana di Roma Capitale, il territorio continua ad attirare un numero sempre maggiore di famiglie che per mobilità lavorativa interregionale si stabiliscono a Pomezia stabilmente. Inaumento anche gli stranieri residenti che rappresentano il 12,8% della popolazionetotale.L'8% degli alunni sono stranieri. La popolazione è giovane e attiva, impegnata per gran parte del tempo nel lavoro o alla ricerca di stabilità lavorativa.

Il Comune sta creando centri ed eventi aggregativi e con la scuola è impegnato a valorizzare la conoscenza del territorio dal punto di vista naturalistico-storico-archeologico, interagendo con il servizio del turismo e con le associazioni locali, collabora, inoltre per la realizzazione di percorsi educativi volti a sviluppare, negli alunni, il senso di appartenenza e cittadinanza attiva, creando opportunità di socializzazione di coesione in una popolazione sempre più eterogenea.

La scuola è supportata da alcune famiglie attente e partecipi alle attività che la scuola propone.

La mobilità interregionale, nell'ambito scolastico diventa ricchezza, crea opportunità di scambi, di conoscenza di dialetti e tradizioni, ed è vissuta con serenità dalla società, peculiarità della cittadina è la sua configurazione quale nuovo luogo di lavoro e di incontro sin dalla fondazione e mantiene la sua tradizione di accoglienza.

I genitori dei nostri alunni fanno i conti con i mutamenti che sono subentrati nella struttura della famiglia, come luogo privilegiato di costruzione sociale.

La dilatazione dei tempi ,dei luoghi di lavoro e degli impegni pubblici ha provocato la drastica riduzione degli spazi e dei tempi propri del nucleo familiare, un processo di esternalizzazione che ha coinvolto la vita giornaliera dei membri familiari, provocando disagi psicologici e nuovi bisogni.

I bambini necessitano di scuole, asili, ludoteche, servizi per l'infanzia, in pratica è tutto il sistema del welfare che va reinventato per garantire alle famiglie, e soprattutto alle donne l'accesso ad un mondo del lavoro che a sua volta è diventato sempre più instabile, precario, con proposte occupazionali che richiedono grande flessibilità dei tempi provocando instabilità negli equilibri familiari.

La scuola del territorio oggi si trova a rispondere ad una forte richiesta di servizi e di tempo scolastico che non sempre riesce a soddisfare soprattutto per problemi legati all'edilizia scolastica